EQUIPMENT USED TODAY FOR
PRINTING PHOTOS
Printing
equipment "DURST LABORATOR 138 S"
Lenses used: -RODENSTOCK RODAGON - 1:5,6 / 210mm
-SCHNEIDER KREUZNACH - Durst Componon 1:5,6 / 150mm
-NIKON EL - 1:5,6 / 135mm
-SCHNEIDER KREUZNACH - Componar 1:4,5 / 105mm
-SCHNEIDER KREUZNACH - Componon 1:4 / 50mm
different views and aspects of printing equipment having the possibility of correcting perspective and enlargements to
great dimensions with horizontal projection
frame for negatives (max size 13x18 cm)
History of the
photography from 1840 to 1888
1840. John William Draper
scatta con successo un ritratto dagherrotipico e fotografa per la
prima volta la luna.
1840. Herschel conia i termini negativo e
positivo.
1840. Josef Max Petzval progetta per
Voigtlaender un obiettivo specifico per ritratto con luminosità
f/3,6.
1840. Il 20 settembre Talbot formula le prime
teorie sull’immagine latente con le carte allo ioduro d’argento.
1840. John Frederick Goddard scopre che i vapori
di bromuro e ioduro d’argento aumentano la sensibilità; il tempo di
posa, sempre in pieno sole, è di 20 secondi.
1840. Il chimico Toshinoyo Ueno acquista nel
porto di Nagasaki un apparecchio per dagherrotipi da un olandese.
Ueno è considerato il padre della fotografia giapponese.
1840. Bayard protesta con un autoritratto in
posa da affogato perché lo Stato francese, complice l’affarista
Arago, ha finanziato Daguerre e lui è senza un soldo.
1840. Apre il primo studio fotografico a New
York, quello di Wolcott e Johnson.
1841. In vendita la Voigtlaender progettata per
l’obiettivo di Petzval. Fornisce lastre dagherrotipiche circolari.
1841. L’8 febbraio Talbot brevetta il "calotipo".
La negativa su carta al nitrato d’argento e ioduro di potassio
richiede tempi di esposizione di 60-120 secondi.
1841. R. Beard apre il primo studio fotografico
in Europa.
1841. La lastra dagherrotipica diventa più
sensibile, il tempo di posa richiesto è di soli 30-90 secondi.
1842. Il religioso jugoslavo Janez Puhar non
disponendo di lastre adatte alla dagherrotipia utilizza per la prima
volta il vetro.
1842. Alexander Bain dimostra che è possibile
trasmettere immagini a distanza via cavo.
1843. Benkichi Ohno costruisce quello che è
ritenuto il primo apparecchio per dagherrotipi giapponese.
1843. Talbot apre uno studio a Reading,
l’attuale Baker Street di Londra.
1843. David Octavius Hill e Robert Adamson usano
la fotografia per i volti di un quadro con 457 personaggi.
1844. Talbot pubblica la prima parte de The
pencil of Nature, il primo libro illustrato con fotografie
applicate.
1844. Fizeau e Foucault scoprono il difetto di
reciprocità con il dagherrotipi, nasce la sensitometria.
1844. Friederich von Martens realizza la prima
fotocamera panoramica da 150° con obiettivo rotante e lastra
dagherrotipica.
1845. Il dagherrotipo viene usato in
microfotografia.
1845. F. von Martens realizza una fotocamera
panoramica per dagherrotipi.
1846. Carl Zeiss fonda la famosa fabbrica a Jena.
1847. Abel Niépce de St. Victor, nipote di
Nicéphore, migliora il procedimento del calotipo di Talbot.
1847. Abel Niépce de St. Victor produce negative
su vetro all’albumina (bianco d’uovo) e alogenuro d’argento. Tempo
di esposizione: 10 minuti.
1848. Niépce de St. Victor realizza immagini a
colori che, però, non possono essere fissate.
1848. Edmond Becquerel tenta di fissare immagini
a colori su lastra d’argento; eliocromia è il nome della sua
tecnica.
1848. Abel Niépce mette a punto il processo
all’albumina.
1849. Solo a Parigi i fotografi scattano 100.000
dagherrotipi.
1849. Sir David Brewster perfeziona con
l’applicazione di lenti lo stereoscopio per la visione di immagini
stereo.
1849. Peter von Voigtlaender fonda a Vienna la
Voigtlaender che si trasferirà più tardi a Braunschweig.
1849. Un anonimo scatta le immagini dell’assedio
della Repubblica Romana tra cui il Ponte Milvio distrutto ed una
panoramica di 4,7 metri composta da undici tavole di 40cm. È uno dei
primi reportage di guerra.
1850. Esce a New York il primo giornale per
fotografi, The Daguerreian Journal.
1850. Louis Blanquart-Evrard inventa la carta
all’albume al cloruro d’argento.
1851. Muore Daguerre.
1851. Archer lancia l’ambrotipo; su un fondo
nero il negativo al collodio umido su vetro acquista un effetto
positivo simile al dagherrotipo.
1851. Frederick Scott Archer descrive il
processo al "collodio umido": la sensibilità è dieci volte superiore
rispetto all’albume. Il tempo di posa è di 30 secondi, ma la lastra
dev’essere sensibilizzata poco prima dell’esposizione.
1851. Talbot fotografa nitidamente un foglio del
Times fissato su una ruota in movimento sfruttando una potente
scintilla elettrica.
1851. Il piemontese Ignazio Porro progetta il
primo teleobiettivo il cui disegno verrà poi ripreso da Dallmeyer.
1851. La ditta Christofle produce lastre
dagherrotipiche oltre ai piatti ed alle posate d’argento.
1852. Arriva il ferrotipo di Adolphe Alexandre
Martin. È simile all’ambrotipo, ma l’emulsione è stesa su una lastra
di latta. È il dagherrotipo dei poveri, ma serve anche per la
realizzazione dei cammei.
1852. Inizia l’attività dei fratelli Leopoldo,
Giuseppe e Romualdo Alinari.
1853. Viene fondata a Londra la Photographic
Society che pubblica il primo giornale in argomento The Photographic
Journal.
1853. J.B. Dancer mette a punto un prototipo di
fotocamera stereo e scatta microfotografie al collodio umido.
1853. Herschel suggerisce di microfotografare i
documenti di pubblico interesse.
1854. Il giudice dà torto a Talbot che sosteneva
la violazione del suo brevetto da parte di Archer con il suo
processo al collodio umido.
1854. Viene fondata a Parigi la Sociètè
Françoise de Photographie.
1854. André Disdéri brevetta il suo sistema per
ritratti: esplode la moda della carte-de-visite.
1854. Ambrose Cutting brevetta il processo
all’albumina.
1854. Nasce il British Journal of Photography.
1855. J.M. Taupenot prepara lastre al collodio
secco. Tempo di posa: 2-8 minuti.
1855. P.M. Lafon de Camarsac mette a punto la
tecnica di fotoceramica.
1855. Roger Fenton parte da Londra per
fotografare la guerra di Crimea; l’attrezzatura è sul carro
fotografico. E’ il primo fotografo di guerra.
1856. Vengono commercializzate le prime lastre
al collodio secco. Tempo di posa: 10-90 secondi.
1856. Le prime fotografie subacquee sono
ottenute dall’inglese Thompson che immerge la fotocamera a 5m di
profondità.
1857. Woodward realizza l’ingranditore solare.
1857. Oscar Gustave Rejlander realizza uno dei
primi fotomontaggi utilizzando 30 negativi per un’immagine di sapore
classico: "Two ways of life" (Due modi di vivere).
1858. Gaspard Felix Tournachon, in arte Nadar,
fotografa Parigi dal pallone aerostatico.
1858. John Pouncy inventa il trattamento alla
gomma bicromata.
1859. Bunsen e Roscoe usano il magnesio per
illuminare gli ambienti.
1860. Antonio Beato fotografa in Cina la Guerra
dell’oppio.
1861. L’italiano Carlo Ponti costruisce l’Aletoscopio
per la visione delle immagini stereoscopiche.
1861. L’uso del tannino introdotto da Charles
Russel prolunga la durata delle lastre al collodio secco, ma la
sensibilità si riduce.
1861. William England realizza il primo
otturatore sul piano focale.
1861. James Clerk Maxwell ottiene per proiezione
la prima immagine a colori separando i tre colori: è una coccarda.
1861. Il Cardinal Vicario di Roma vieta la
fotografia di nudo ed obbliga i fotografi all’autorizzazione di
polizia tuttora in vigore in Italia.
1861. Mathew Brady organizza le riprese della
guerra di Secessione. Sono con lui Timothy O’ Sullivan e Alexander
Gardner.
1862. Thomas Sutton costruisce la prima reflex
monobiettivo.
1864. La fotocamera Dubroni consente di
preparare le lastre umide all’interno dell’apparecchio. Non ebbe
fortuna commerciale.
1864. Alphonse-Louis Poitevin lancia il
procedimento di stampa al carbone: offre un’ampia gamma tonale e
grande stabilità nel tempo.
1865. Il lampo al magnesio diventa una realtà.
1865. I fratelli Hyatt inventano la celluloide.
1866. Steinheil progetta l’obiettivo aplanatico,
due lenti simmetriche correggono l’aberrazione sferica.
1866. Dallmeyer introduce l’obiettivo doppietto
simmetrico Rapido Rettolineare corretto contro le distorsioni.
1866. Il fisico Ernst Abbe diventa socio di Carl
Zeiss, il suo ingresso consente alla fabbrica di prosperare.
1867. La fotografia è la regina dell’Esposizione
Universale di Parigi.
1867. La Liverpool Dry Plate Co. mette in
vendita lastre al collodio e bromuro d’argento.
1867. Nei pressi di Berlino nasce la
Aktiengesellshaft für Anilinfabrikation, una fabbrica di coloranti e
aniline che più tardi diventerà l’Agfa.
1868. Louis Ducos du Hauron scatta la prima vera
fotografia a colori col metodo della tricromia.
1868. A Piazza del Popolo, a Roma, vengono
ghigliottinati i rivoluzionari Monti e Tognetti. Il fotografo era
presente.
1869. Ernst Leitz rileva l’industria di Carl
Keller cambiandole il nome. È l’inizio di una leggenda.
1870. Piccioni viaggiatori trasportano messaggi
microfotografati dai comunardi durante l’assedio di Parigi.
1870. Giovanni Ganzini apre il primo studio
fotografico di Milano.
1870. Un anonimo fotografa le fasi dell’ingresso
a Roma delle truppe piemontesi e la breccia di Porta Pia.
1871. Richard Leach Maddox realizza le prime
negative in gelatina al bromuro d’argento. La sensibilità è
bassissima.
1871. Apre il primo esercizio commerciale
giapponese, la Asanuma Trading.
1872. Eadweard Muybridge fotografa la corsa dei cavalli e dimostra
che per un attimo restano sollevati da terra.
1873. Vengono scoperte le proprietà
fotoconduttive del selenio, ma ci vorranno sessant’anni perché venga
prodotto il primo esposimetro.
1873. Rokuemon Sugiura apre a Tokyo un negozio
di fotografia. È la pietra su cui verrà costruita la Konishiroku,
oggi Konica.
1875. Leon Warnerke inventa la pellicola in
rullo su supporto di carta.
1877. Eadweard Muybridge inizia i suoi studi sul
movimento usando una batteria di apparecchi fotografici.
1877. Il 17 settembre Talbot muore a Lacock
Abbey.
1878. Le negative con emulsione alla gelatina
secca sono in vendita. Tempo di posa: 1/25 di secondo in pieno sole.
1879. George Eastman brevetta la prima macchina
per la stesa dell’emulsione: la produzione diventa di massa.
1879. Alfred Hugh Harman fonda a Ilford, nelle
vicinanze di Londra, la Britannia Works che diventerà poco dopo la
Ilford Limited.
1880. Vanno di moda le detective, microcamere nascoste in libri,
cappelli, cravatte, bastoni da passeggio.
1880. Muybridge realizza lo zoopraxiscope:
l’effetto stroboscopico fa... volare un uccello di gesso.
1881. Eastman e Henry A. Strong costituiscono la
Eastman Dry Plate Company.
1882. Vengono commercializzate le lastre
ortocromatiche al bromuro d’argento (sensibilità al verde).
1882. Il fotorevolver di Enjalbert con 12 lastre
è pratico ma spaventa la gente: un fallimento commerciale.
1882. Etienne Marey costruisce il fotofucile per
riprendere gli animali. Usa una lastra circolare con 12 fotogrammi,
otturatore con tempo breve di 1/720 di sec. e motore ad orologeria.
1882. Alphonse Bertillion, prefetto di polizia
di Parigi, ha un’idea: e nasce la foto segnaletica.
1884. Paul Nipkow brevetta un disco per la
trasmissione a scansione delle immagini, siamo alla tv in embrione.
1885. A Milano Michele Cappelli inizia a
produrre lastre al bromuro d’argento secco.
1885. Francesco Negri fotografa al microscopio
il bacillo del colera e sperimenta la ripresa a colori in tricromia
con il metodo di De Hauron.
1886. Murer e Duroni iniziano l’attività comune.
Resteranno i maggiori produttori italiani di apparecchi fotografici
fino agli anni Trenta.
1886. Francesco Negri progetta il teleobiettivo
che verrà fabbricato a Milano da Francesco Koristka.
1887. Si diffondono gli apparecchi reflex 9x12cm
come la Kinégraphe.
1888. Nasce il marchio Kodak e la Kodak N.1 è il primo apparecchio
di massa. La pellicola per 100 pose circolari deve essere caricata
in fabbrica. "Voi premete il bottone, noi facciamo il resto" è lo
slogan inventato da Eastman.
1888. La Photosphere è un apparecchio metallico
con magazzino per 12 lastre 8x9cm; compatto, ebbe ampio successo e
moltissimi imitatori.
(da Reflex online - www.reflex.it)
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